Tra le attività a cui si presta meno attenzione in relazione ai temi energetici vi è l’agricoltura, ma in realtà essa ha un ruolo fondamentale nel risparmio energetico globale.
I miglioramenti tecnologici
Negli ultimi decenni le macchine agricole sono cresciute in dimensione, potenza e settori di applicazione, con un conseguente aumento dei loro consumi, legati fortemente all’uso di combustibili fossili, essendo il diesel il primo sistema di motorizzazione e di produzione energetica di queste macchine.
Sul mercato si stanno affacciando le prime innovazioni, con l’uso di biocarburanti, idrogeno e motori elettrici, ma il processo di sostituzione dei vecchi sistemi sembra lento e difficile.
I risparmi possibili sono invece già alla portata delle diverse aziende agricole nel reperimento dell’energia necessaria a far funzionare stalle, essiccatoi, caseifici, impianti di conservazione e di trasformazione dei prodotti alimentari.
Sfruttare due volte i raggi solari
Il largo impiego del fotovoltaico sui tetti delle stalle e dei magazzini, la possibilità di installare impianti eolici, l’utilizzo dei reflui animali, dei cascami agricoli e delle biomasse per la produzione di biogas, offrono al mondo agricolo l’opportunità di influire positivamente sia sul risparmio energetico che sulla riduzione del consumo di combustibili fossili e delle relative emissioni in atmosfera.
In particolare, proprio l’utilizzo di scarti agricoli, deiezioni animali e cascami, indirizzati alla produzione di biogas, rendono disponibili alle aziende agricole energia elettrica e calore in quantità, potendo sfruttare tutte le possibili applicazioni anche laddove vi siano necessità di refrigerazione per la conservazione delle derrate alimentari con la tecnologia delle pompe di calore.
Il tutto senza dimenticare che proprio gli agricoltori potrebbero beneficiare della geotermia superficiale.
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