Biomassa: la fonte rinnovabile più antica e il suo futuro in Italia

DiMagnus

Biomassa: la fonte rinnovabile più antica e il suo futuro in Italia

La biomassa, una delle fonti energetiche rinnovabili più antiche utilizzate dall’uomo, sta vivendo una nuova fase di interesse in Italia. Questa risorsa, che comprende materiali organici di origine vegetale o animale, offre un contributo significativo alla transizione energetica e all’economia circolare. A differenza di altre fonti rinnovabili, la biomassa è programmabile, garantendo una produzione di energia costante e affidabile.

Come Funziona l’Energia da Biomassa

L’energia da biomassa si basa su un principio fondamentale: sfruttare l’energia solare immagazzinata dalle piante attraverso la fotosintesi. Quando la biomassa viene bruciata, questa energia viene rilasciata sotto forma di calore. Questo calore può essere utilizzato direttamente, ad esempio per il riscaldamento, o per produrre vapore che aziona turbine per generare elettricità, come spiegato in dettaglio da Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. Questo processo, se gestito correttamente, è considerato a emissioni di CO2 neutre, poiché la quantità di anidride carbonica rilasciata è equivalente a quella assorbita dalle piante durante la loro crescita.

Fonti di Biomassa e Loro Utilizzo in Italia

In Italia, la biomassa proviene da diverse fonti, come evidenziato da Sorgenia. Troviamo sottoprodotti forestali, agricoli e agroalimentari. Regioni come Veneto, Trentino e Toscana forniscono ramaglie, mentre l’Emilia Romagna contribuisce con residui agricoli. Nel 2023, sono state utilizzate quasi 700.000 tonnellate di biomasse, con una predominanza di sottoprodotti (94%). Un aspetto significativo è la provenienza locale: circa il 48% del materiale proviene da un raggio inferiore a 70 km dagli impianti, promuovendo filiere corte.

Esempi Concreti e Innovazione nel Settore

Un esempio significativo è l’impianto di Mercure, operativo dal 2016, con una potenza di 41 MWe e una produzione annua di 280 GWh. Questo impianto utilizza circa 380.000 tonnellate di biomassa legnosa all’anno, fornite da produttori locali. Ma l’innovazione non si ferma qui. Progetti di ricerca, come il “Sustainable Bioenergy Research Project” (SBRP) di Abu Dhabi, stanno esplorando nuove frontiere, come l’utilizzo di sistemi agricoli integrati in ambienti desertici, come riportato da Alternativa Sostenibile. Questi progetti dimostrano come anche contesti apparentemente ostili possano diventare produttivi.

Biomassa ed Economia Circolare

L’utilizzo della biomassa si inserisce perfettamente in un modello di economia circolare. Materiali che altrimenti sarebbero destinati allo smaltimento vengono valorizzati. Esempi virtuosi includono l’utilizzo del legname derivante dalla tempesta Vaia e degli ulivi pugliesi colpiti da Xylella. Anche i sottoprodotti della lavorazione della biomassa, come le ceneri, possono essere riutilizzati, chiudendo ulteriormente il cerchio.

Impatto Economico e Occupazionale

Il settore della biomassa in Italia offre importanti benefici economici e occupazionali. Si stimano circa 5.000 lavoratori coinvolti a livello nazionale, come riportato nelle fonti. La destinazione energetica dei sottoprodotti agricoli e forestali rappresenta un’opportunità di reddito integrativo per le filiere, soprattutto nelle zone marginali del Paese. Questo aspetto è cruciale per lo sviluppo rurale e la creazione di nuove opportunità di lavoro.

Sfide e Criticità della Biomassa

Nonostante i vantaggi, la biomassa presenta alcune sfide. È fondamentale una gestione sostenibile delle foreste per evitare impatti negativi sulla biodiversità, come sottolineato nel progetto DIVERSE, descritto da RSE. Inoltre, la combustione di biomassa può rilasciare inquinanti atmosferici, se non adeguatamente controllata. Per questo, è essenziale investire in tecnologie di controllo delle emissioni e promuovere le migliori pratiche di gestione, come evidenziato anche da FIPER.

Il Futuro della Biomassa in Italia

Nonostante la crescita delle superfici boschive in Italia, la biomassa di origine boschiva rimane sottoutilizzata. Esiste un notevole potenziale di crescita, a condizione di promuovere una gestione sostenibile e incentivare l’utilizzo di biomasse residuali. La bioenergia, come sottolineato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), è una componente essenziale per la transizione energetica. Il suo futuro in Italia appare promettente, in quanto fonte rinnovabile versatile e capace di generare benefici ambientali, economici e sociali.

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